FREE FALL JAZZ

Elena Pinderhughes's Articles

Christian Scott. Dove eravamo rimasti? Già, a ‘Ruler Rebel’, primo capitolo dell’ambiziosa Centennial Trilogy, dedicata ai temi dell’integrazione razziale e culturale nell’America del nuovo millennio. Se avete letto la recensione di ‘Ruler Rebel’, saprete che non ha suscitato in me impressioni particolarmente favorevoli, anzi. La speranza era piuttosto che i capitoli successivi ne prendessero le distanze, vista la piattezza e la noia che vi regnavano incontrastate. Purtroppo, puntuale come una bolletta, arriva il “purtroppo”, perché ‘Diaspora’ è sostanzialmente identico al predecessore. Talmente identico che è possibile descriverlo con un bel copia e incolla. Pronti? Via! (Continua a leggere)

Visto che non ne parlavamo da un po’, visto che abbiamo trovato proprio ora questa bella versione di ‘Equinox’, registrata lo scorso giugno al Festival di Montreaux. Mentre aspettiamo notizie sui nuovi (ha parlato, di recente, al plurale) album, possiamo accontentarci così.


‘Stretch Music’ è il titolo del nuovo disco di Christian Scott, ma è pure la definizione che lui stesso ha dato alla sua musica già al tempo del bellissimo ‘Yesterday You Said Tomorrow’. Ovvero, un’estensione del jazz mediante la rielaborazione, in chiave jazzistica, di musiche che dal jazz sono nate, evidenziandone la continuità. Un concetto non nuovo di per sé, ma sviluppato dal trombettista di New Orleans in maniera molto lucida e attenta all’attualità. In ‘Stretch Music’ sentiamo una fittissima trama poliritmica che oscilla fra hip-hop, afrobeat, drum’n'bass e funk, con la flessibilità del jazz: grande importanza, in questo, rivestono le due batterie (una normale, una africana, entrambe affiancate da pad elettronici). (Continua a leggere)