Migliore conclusione per la Biennale Musica 2012 non poteva esserci. Il progetto di Anthony Braxton, che presentava la composizione ’355+’, si colloca sulla scia del Ghost Trance Music e del Curtain Wall Quartet: una sola composizione estesa, circa 77 minuti, dove scrittura e improvvisazione si fondono, nella quale anche la disposizione spaziale dei musicisti è essenziale per lo sviluppo della stessa. La disposizione a semicerchio, necessaria per il coordinamento tramite gesti e messaggi tra i musicisti, presenta al centro la sezione ritmica, Halvorson, Testa e Siegel; alla sinistra Dewar, Dicker, Fei, Pavone e Braxton; alla destra Rozen, Schoenbeck, Regev, Laubrock e Bynum. A Braxton e a Bynum competono i ruoli di coordinare e impartire le direzioni musicali – forse maggiormente a Bynum – ai vari musicisti. (Continua a leggere)