Cinquanta pubblicazioni completamente autofinanziate non sono un traguardo da nulla, soprattutto in tempi in cui il declino della discografia è comune argomento di discussione. Figuriamoci poi se siamo in crisi da quattro anni buoni. Eppure il collettivo-casa discografica El Gallo Rojo ce l’ha fatta, e ha deciso di festeggiare nel miglior modo possibile: un bel jazz party con tutti e quattordici i Gallos riuniti insieme! In realtà l’organico completo viene impiegato in soli due brani, mentre per il resto lo troviamo raggruppato in varie formazioni più piccole, dal piano solo fino all’ottetto, secondo configurazioni inusuali e una scrittura sempre stimolante. Considerando che ogni brano è stato composto da un musicista diverso e la natura eterogenea della proposta, ci si potrebbe chiedere se ‘El Dia De Los Muertos’ riesca a cogliere nel suo complesso l’identità del collettivo. Dopo qualche ascolto la risposta è positiva, perché se è vero che in apparenza non c’è molto di simile fra i brani di quest’ora e mezza di musica, è anche vero che emerge chiaro e tondo lo spirito del Gallo: avventuroso, spinto dalla ricerca, senza vuote astruserie e con un surreale senso dell’umorismo che attraversa in fondo pure i momenti ostici, che pure non mancano. (Continua a leggere)