FREE FALL JAZZ

Black Sabbath's Articles

Russell Gunn merita davvero di essere annoverato fra i musicisti più lungimiranti e attenti degli ultimi vent’anni, come già abbiamo scritto in passato. Lo ribadiamo con questa bella esibizione dal vivo in cui la sua band Elektik Butterlfy affronta “Electric Funeral” dei Black Sabbath, dilatandola in un jazz elettrico, funk, psichedelico, espandendo la versione fissata nell‘ottimo ultimo album.


Il metal è un universo musicale vastissimo che molto raramente, anzi, mai, ha contatti con quello del jazz. Ogni tanto i media metallici (soprattutto italiani) amano infilare “influenza jazz”, o “influenza jazz-fusion” quando sentono un basso slappato e un batteria che va avanti di piatto e bordo rullante, ma poi finisce lì – un tentativo, pretestuoso e del tutto non necessario, di nobilitazione per interposta persona. (Continua a leggere)

Il 2013 è stato pure l’anno dei Black Sabbath. Tre quarti della formazione originale si sono riuniti per un nuovo album, ’13′, in verità fra i peggiori della loro carriera, e un nuovo tour di grandissimo successo. Bene, ma cosa c’entra col jazz una delle band storiche dell’hard rock e del metal? Di per sè un bel niente. Però Russell Gunn, grandissimo trombettista e leader di cui già ci siamo occupati approfonditamente, ha deciso di dedicare il suo ultimo cd a rivisitazioni del repertorio di Ozzy Osbourne e soci. Russell dimostra di conoscere bene la discografia dei Sabbath, visto che va a riprendere classici della primissima fase (i primi quattro album), quelli con una traccia blues esplicita o implicita e quindi potenzialmente più adatti ad essere esplorati secondo la sua estetica “etnomusicologica”: partire col jazz, riannodare i fili delle diramazioni, portare alla luce le connessioni nel segno della musica nera. (Continua a leggere)