FREE FALL JAZZ

Black Radio's Articles

Tra i musicisti della nuova generazione Robert Glasper si è già a più riprese segnalato come uno dei più interessanti: pianista tanto innamorato dei suoni più straight ahead quanto della contaminazione “intelligente”. Già il precedente ‘Double Booked’ aveva tratteggiato le due “facce” del musicista, tenendole però ben distinte: c’erano i momenti puramente jazz e c’erano quelli più elaborati. ‘Black Radio’ è il passo successivo, l’amalgama: un caleidoscopio di influenze che vanno oltre la mera somma delle parti, figlie di un’opera di sintesi eccellente che non suona mai, proprio mai forzata.

In realtà sulla carta qualche dubbio potrebbe sorgere: il quartetto base (Glasper, il sassofonista Casey Benjamin, il bassista Derrick Hodge, il batterista Chris ‘Daddy’ Dave) è rimpolpato da un’infinita schiera di ospiti e tra i pezzi non originali figurano alcune scelte che potrebbero lasciare quantomeno perplessi. Basta un ascolto però per rendersi conto che mai come stavolta i pregiudizi non hanno ragion d’essere: tutti gli “intrusi” si mettono al servizio dei brani e ne diventano spesso il valore aggiunto, evitando che il tutto sembri una specie di compilation. E infatti l’atmosfera generale segue un discorso unitario che unisce jazz e hip hop, elettronica e R&B, funk e neo soul, privilegiando atmosfere “notturne” e rilassate. (Continua a leggere)