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Biscardi c’entra sempre's Articles

Dato che per la vastità della materia non basterebbero un numero di vite multiplo di tre a poterne parlare non dico compiutamente ma almeno in modo esaustivo (detto con voce à la Biscardi che in una celebrazione–non celebrazione ci sta sempre bene, appunto perché non c’entra nulla e non è un professorone –espertone –addettone ai lavoroni), mi appello all’articolo 1 comma 1 del codice del Buttalemaniavantismo per far la premessa, bella, simpatica e prolissa, che ne parlerò in modo discontinuo, cazzeggiante e confuso, come è giusto che sia.

Come unico omaggio alla compiutezza, una specie di schema.

Io e Miles a)  La scopertona: la scopertona è infantile o poco più, per meriti non acquisiti sul campo ma per comodo tirare fuori da collezioni familiari. Il bello è che  poi tutto evolve, cambia e si trasforma e vivere un fenomeno come Miles durante la sua stessa vita (almeno per una parte, giusto quei 18 anni circa dalla scopertona alla sua dipartita) attraverso fasi di avidità feroce, poi stasi e distrazione, parziale rifiuto, ri-scopertona, autonoma scelta, rimpianti, rimorsi, varie ed eventuali (che pure ci stanno sempre bene), in una fetta importante di esistenza, ti fa poi essere un tantino meno legata al Miles Fenomeno, quello celebrato, un po’ scontato, classicone, immutabile, proprio come lui NON È STATO.
Seguirlo crescendo mi è servito a non essere immutabile nello stesso gradimento verso di lui, a non diventare una fan cariatide ma una “appassionata scombinata”, liberandomi dalla ortodossia degli “ascolti irrinunciabili”, con quel pizzico di snobismo scemo gnè gnè gnè, quello, per intenderci, del: “chi non lo tiene scagli il primo vinile”. (Continua a leggere)