FREE FALL JAZZ

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Di Janice Finlay, sassofonista di Winnipeg, Canada, ho apprezzato molto l’esordio, quello ‘She’s Hip’ che divertiva sin dal titolo: tutt’altro che “di tendenza”, conteneva infatti dell’ottimo bop che sembrava letteralmente schizzato fuori da un’altra epoca. Ma quella è storia di quasi dieci anni fa: nel frattempo la sua ancia ha fatto capolino su diversi palchi anche fuori dall’ambiente jazz seguendo un’agenda fitta di impegni, esperienze che in un modo o nell’altro si riflettono in questo ritorno a ben due lustri dal debutto.

A dire il vero ‘The Houston Shuffle’, travolgente post bop con cui il quintetto apre le danze, lascia intendere che il discorso riprenda esattamente dove si era fermato con l’album precedente, ma andando avanti diventa chiaro il tentativo di alzare l’asticella. I risultati sono alterni: se molto buone sono le sfumature esotiche della title-track, guidata da un vivace flauto suonato dalla stessa Janice, per il resto ci si perde tra qualche ballad che lascia il tempo che trova (fa eccezione una buona rilettura di ‘Bye Bye Blackbird’, unico non originale in programma) e momenti in cui il sax non graffia e viaggia col freno a mano un po’ tirato (Continua a leggere)