FREE FALL JAZZ

Anne Nicole Smith's Articles

Dinahrose ha scritto un bel pezzo sul suo rapporto coi dischi. Il sig.nor Toscani vi ha imparato il Black Friday. Io che posso aggiungere? Qualche stronzata random ma affine, forse è la cosa migliore. Ebbene, la musica è bella e ci garba altrimenti io non scriverei qui. E soprattutto non avrei speso un capitale in dischi. Perché quando mi prese il demone della musica ero troppo pigro per la musica attiva (esercitarsi? provare? naaaaah…), ma non per l’ascolto, che a distanza di tutto questo tempo resta il mio hobby preferito o quasi: tanto appagante quanto assolutamente salottiero. Negli anni la frequenza degli acquisti è aumentata in maniera direttamente proporzionale all’aumentare dei danari a disposizione. Con una precisazione: niente collezionismo. Nel senso, che bello il cd col libretto la cosa da tenere in mano (anche se ora gli scaffali cominciano a chiedere pietà), ma della rarità, l’edizione persiana con una bonus track o la centoventesima ristampa di quel classico con mix esafonico curato dal produttore originale più suo cugino e sei mayonnaise remix analog digital takes no, grazie. Lo preciso perché quel tipo di persone sono un po’ maniacali e probabilmente serial killer potenziali. Basta andare in una fiera del disco: se non ci vorrete più metter piede, siete voi quelli sani. (Continua a leggere)