FREE FALL JAZZ

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Lo XY Quartet di Nicola Fazzini (sax contralto, vagamente à la Lee Konitz) e Alessandro Fedrigo (chitarra basso acustica) giunge alla seconda uscita discografica su Nusica, proseguendo sulla falsariga dell’ottimo esordio. Secondo le note di accompagnamento, lo XY si pone su quella terra di confine fra musica classica del ’900 e jazz, scrittura ed improvvisazione; la musica seriale, in varie forme, sembra guidare i complessi incastri del gruppo, forti di notevoli arzigogoli metrici e strutture armoniche che galleggiano senza indicare una direzione definita. All’interno di questa cornice si muove, con notevole grazia, la componente jazzistica vera e propria, come evidenziato innanzitutto dal modo in cui il nervoso basso di Fedrigo imprime moto ad una musica che, in mani meno abili, potrebbe perdersi in un tedioso esercizio di solfeggio. (Continua a leggere)

Prima di parlare del disco, mi vorrei soffermare sull’idea di base di questa etichetta. Riprendendo dal sito di nusica.org, la filosofia “…non è quella di ‘vendere’ la musica ma diffonderla e fornire gli strumenti per la comprensione del lavoro dell’artista. Per questo per ogni cd pubblicato per nusica.org saranno inoltre presenti le partiture di ogni composizione e le analisi delle composizioni a cura dell’autore stesso, corredati da altri contributi multimediali come interviste o video. Per chi lo desidera il cd fisico sarà comunque acquistabile sul sito contattando direttamente un responsabile del progetto musicale. Se chi scarica la musica o le partiture è interessato a sostenere l’attività di ricerca e documentazione di nusica.org potrà effettuare una donazione attraverso lo strumento di Paypal in via digitale”.  Esiste un’analogia con la nuova politica di Beppe Grillo, politica liquida: non me voglia Alessandro Fedrigo, ideatore di Nusica.org, ma direi di si! L’operazione è anche ecologista (limitare la troppa movimentazione delle merci purtroppo su strada), ma anche provocatoria. In un periodo in cui la vendita dei dischi si effettua praticamente ai concerti, proposte del genere sono più che interessanti, ma come contrappasso deve esserci la possibilità di suonare dal vivo, altrimenti è un controsenso per chi il musicista lo fa per mestiere… o almeno tenta di farlo. (Continua a leggere)