FREE FALL JAZZ

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Fuori da ormai un anno abbondante, ma vale ugualmente la pena spendere qualche parola su ‘Clint’, quinto lavoro degli svedesi Oddjob. I quattro predecessori si rifacevano grossomodo al Miles periodo elettrico, ma è in questo disco che si svela definitivamente il loro animo audace, “umoristico” e, concedetecelo, “cazzone” (tutti aggettivi da intendere nell’accezione migliore possibile). Come già intuibile dalla copertina, il Clint del titolo altri non è che l’immarcescibile Eastwood: il quintetto si è divertito a reinterpretare dodici tra i più famosi temi che hanno accompagnato sullo schermo personaggi come Joe “Il Biondo”,  Harry Callaghan (lo scriviamo all’italiana, spero ci perdonerete) o il Cavaliere Pallido. Una scelta forse non originalissima (già Zorn, per dirne uno, si è ampiamente soffermato sulle riletture di Morriconi*), ma che si lascia apprezzare innanzitutto per la voglia di dare risalto a un interprete piuttosto che ai soli compositori (idea, questa, già più originale) oltre che per i risultati dal punto di vista strettamente musicale. (Continua a leggere)