FREE FALL JAZZ

Foto: ©Luca Ciccioni.

Il tour di Tom Harrell con la sua nuova band (chiamata ‘Colors Of A Dream’ come l’omonimo disco che ahinoi non abbiamo ancora recensito) fa tappa al Teatro Civico di La Spezia, un’occasione da non perdere per vedere in azione uno dei grandi del jazz contemporaneo. Il trombettista dell’Illinois sembra quasi assente quando non è il suo turno, ma non appena porta alle labbra la tromba o il flicorno il suono esce rotondo e controllato, inconfondibile, mentre il fraseggio è sempre inventivo e lucido. Temi e riff orecchiabili quasi fluttuano su una sezione ritmica nervosa e pulsante: la batteria di Jonathan Blake, secca e potente, e i due contrabbassi (la Spalding, spesso in funzione melodica, e Ukonna Okegwo, un robusto perno) creano un un tappeto scuro e ricco di groove su cui i fiati risaltano grazie ad un efficacissimo lavoro di contrasto. ‘State’, una travolgente ‘Night Life’, una versione dilatata e rallentata di ‘Blues 2013′, la bellissima ‘Family’ (solo Harrell coi due contrabbassi) strappano meritati appalusi grazie alla perfetta coesione del gruppo e agli splendidi contributi individuali… o meglio, quasi. Se infatti Jaleel Shaw (contralto) ha suonato assolo molto logici e fortemente connessi col tema e l’atmosfera di ogni brano, non si può dire la stessa cosa di Wayne Escoffery (tenore), che ha strutturato ogni suo intervento come un crescendo all’insegna della velocità, ricco di sovracuti e honk. Virtuoso e impressionante, certo, ma un po’ fuori contesto. Molti gli applausi, infine, riscossi dalla brava e simpaticissima Esperanza Spalding, che nel bis si è lanciata in un articolato scat. Piccola perplessità su Escoffery a parte, un gran bel concerto. Peccato per gli assenti!
(Negrodeath)

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