FREE FALL JAZZ

Quando si parla di Ravi Coltrane è inevitabile prima o poi far riferimento a suo padre John, con cui in realtà condivide lo strumento e poco altro. Ravi in fin dei conti è influenzato dal padre nè più nè meno di qualsiasi altro sassofonista in giro oggi, e a livello di estetica musicale ne è parecchio lontano. Anni di apprendistato presso Steve Coleman e altri musicisti, non ultimi la madre Alice e Jim Hall, lo hanno spinto in una dimensione assai diversa, all’insegna della discrezione e del discorso allusivo più che dell’eruzione vulcanica. ‘Spirit Fiction’, esordio su Blue Note, lo ribadisce. Accompagnato da due diverse formazioni (il quartetto classico con Luis Perdomo, Drew Gress e EJ Strickland per i brani più atmosferici, e il quintetto con Ralph Alessi, Geri Allen, James Genus ed Eric Harland per quelli relativamente più accesi), Ravi privilegia una scrittura spesso e volentieri contrappuntistica, evidente in particolare nel quintetto, ma anche nei fitti dialoghi interni alla sezione ritmica. Due brani, ‘Roads Cross’ (all’inizio) e ‘Cross Roads’ (a metà) vedono la partecipazione di entrambe le band, in straordinario equilibrio. Nel resto dell’album i due gruppi si alternano con successo, nel senso che il tutto non perde mai di coesione ma anzi si adegua sempre alla visione unificatrice di Ravi Coltrane, vicina a quelle di Greg Osby e Jason Palmer: il post-bop moderno, con tutta la sua attenzione alla dinamica e alla complessità di scrittura, in veste quasi cameristica. Molto belle ‘Klepto’, un crescendo spinto in avanti dai poderosi colpi di Harland, il duo sax-batteria di ‘Spring & Hudson’, la rarefatta ‘Fantasm’ (ospite Joe Lovano in un appassionante duetto) che rievoca i mondi sonori ovattati cari a Paul Motian, e le avventurose esplorazioni simultanee dei fiati in ‘Check Out Time’, brano di Ornette Coleman ricco di cambi di tempo e rievocazioni stilistiche sovrapposte à la Mingus/Marsalis.

Senza mai eccedere nei toni, lontano dalla ricerca del colpo ad effetto, Ravi Coltrane è ormai una voce autorevole del panorama di oggi.
(Negrodeath)

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