FREE FALL JAZZ

Non pago del recente, ottimo ritorno dei Greyboy All Stars, l’altosassofonista californiano Karl Denson anzichè adagiarsi rilancia con un nuovo lavoro in proprio. E per fortuna, aggiungiamo noi: ‘New Ammo’ è clamoroso, sin d’ora corre a prenotarsi un posto in prima fila tra gli ascolti più terremotanti dell’anno appena iniziato. Chi è familiare con i precedenti lavori a nome Tiny Universe si aspetti pure “more of the same”, seppur con un impatto che prima d’oggi non è mai stato così duro. A chi si approccia alla materia per la prima volta basti sapere che per questa uscita si tratta di una formazione solidissima, con piano Rhodes, chitarra elettrica e batteria che accompagnano una frontline di 4 fiati che vede il contralto di Denson integrarsi con tromba, trombone e baritono.

Già l’apertura con ‘Grenadiers’ mette bene in chiaro le carte in tavola: sembra la colonna sonora di un b-movie anni ’70 coverizzata dai Living Colour; non stupisce scoprire che il brano è tratto, guarda un po’, dalla soundtrack di ‘Cherry, Harry & Raquel’ di Russ Meyer. Il resto non è da meno e spazia in lungo e in largo tra rock, soul jazz e funk, producendosi in una serie entusiasmante di originali (non solo strumentali: a cantare in una manciata di episodi è lo stesso Denson, a parte un’ospitata di Nicki Bluhm) e riletture, tra le quali vale la pena segnalare una colossale ‘Seven Nation Army’, con il leader che abbandona il sax in favore del flauto per seguirne la linea vocale e poi partire per la tangente: star fermi è davvero impossibile. Per non parlare di ‘Sure Shot’ dei Beastie Boys, che si trasforma in un jazz dall’andamento acido e psichedelico. Sarebbe infine un peccato non citare le sfumature blues di ‘Malgorium’ (scritta dal chitarrista Chris Stillwell) o i dieci minuti del dilatato tour de force finale ‘Odysseus’: entrambe sembrano uscite dalla colonna sonora di qualche film blaxploitation (magari ‘Shaft’?).

Poco altro da aggiungere: se da un disco desiderate elettricità, groove e dinamismo, le nuove cartucce di Karl Denson non vi lasceranno tregua. (Nico Toscani)

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