FREE FALL JAZZ

Il materiale biografico che accompagna questo album cita le celebri parole del critico Whitney Balliet (“il jazz è il suono della sorpresa”) e prosegue affermando che, seguendo lo stesso criterio di valutazione, ‘Cuts’ sarebbe “il suono per colpire e terrorizzare”. Partendo da questi due presupposti in sequenza, ‘Cuts’ alla fine sorprende poco ed è esattamente quello che ci può aspettare da una joint venture fra il re del noise giapponese Merzbow, il suo collaboratore Balasz Pandi alla batteria e un sassofonista del giro di Peter Broetzmann come Mats Gustafsson: un assalto di noise assordante e distruttivo. Esattamente uguale, cioè, a quel che fa Merzbow di solito, con tantissimo rumore bianco che satura ogni frequenza, accompagnato stavolta da un sax/clarinetto petomane e da una batteria asincrona e fragorosa, di quelle che non imprimono un moto alla musica, ma aggiungono volume e caos. Del resto, la musica non è nemmeno contemplata qui dentro: si va avanti con eruzioni di rumore che puntano a stordire e prostrare l’ascoltatore, portandolo all’inevitabile insensibilità. Certo, ci si può arrivare ben prima della fine del disco, che dura appena settanta minuti. La curva narrativa di ‘Cuts’ funziona come una manopola che regola l’intensità dell’assalto, alzando e abbassando il volume di fuoco fino all’inevitabile climax catartico e/o estatico, ma in fondo rompicoglioni. Perché rompere i coglioni sparandosi le pose è il perfetto anello di congiunzione fra le esplorazioni free jazz ai confini del noise made in Broetzmann (e di riflesso Gustaffson) e il noise freejazzato di Merzbow (parole sue).

Avete voglia di discutere, dischi come questo sono velleitari e infantili. e soprattutto vecchi come il cucco. E’ piuttosto patetico proclamarsi avanguardia e nuova frontiera rimestando sempre la stessa merda. I Napalm Death, trent’anni fa, si aggiravano dalle stesse parti e facevano molto di più in meno di metà del tempo. John Zorn coi Painkiller dimostrava più metodo, ironia e dinamica. Merzbow, Gustafsson e Pandi sono solo noiosi.
(Negrodeath)

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