FREE FALL JAZZ

L’abbiamo apprezzata sul grande schermo in pilastri della nostra esistenza come ‘Breakfast Club’, ‘Pretty In Pink’ e ‘Sixteen Candles’ (di questi ultimi due lasciamo i titoli originali, che suonano di certo meglio di quelli adottati qui da noi), l’abbiamo stimata perchè se la faceva con AD Rock dei Beastie Boys, altro figuro degno di profondo rispetto, e da oggi per ammirarla abbiamo anche un motivo in più. “Sono cresciuta in una casa in cui girava tanta musica - dichiara l’attrice americana in un articolo riportato da All About Jazz – E ho apprezzato il jazz sin da tenera età perchè mio padre faceva il musicista e suonava proprio quel genere. Già da quando avevo tre anni iniziai a cantare con la sua band e sui suoi dischi, e da allora il jazz è rimasta una delle tre più grandi passioni della mia vita assieme alla recitazione e  alla scrittura. Per me è come il ‘comfort food‘: è sempre al jazz che mi rivolgo, quando ho voglia di tornare alle origini”. 

Bob Ringwald, pianista non vedente, classe 1940, è stato a lungo (e, dopo un periodo di pausa, è tuttora) il leader della Fulton Street Jazz Band, collettivo in stile dixieland con base a Sacramento e, ad ulteriore testimonianza della sua viscerale passione, vanta in curriculum ben 17 anni al microfono di Bourbon Street Parade, trasmissione jazz irradiata dalla KSCN di Los Angeles. E se i dischi di papà Bob sono stati battesimo del fuoco per la piccola Molly, oggi arriva il momento del debutto in proprio, accompagnata da un quartetto basso-batteria-piano-sax formato da musicisti più o meno scafati (tra cui il veterano Clayton Cameron alla batteria). ‘Except… Sometimes’ uscirà il 9 Aprile prossimo su Concord Records con una scaletta che, come era lecito aspettarsi, tributa una volta di più il great american songbook, ma anche con un piccolo divertissement: la rilettura, ebbene sì, di ‘Don’t  You (Forget About Me)’, hit milionario dei Simple Minds indissolubilmente legato alla colonna sonora di ‘Breakfast Club’.

Non ne abbiamo ascoltato neanche una nota ma, bello o brutto che sia, siamo certi che alla base ci sarà tanta passione per questa musica. E magari Molly si approprierà anche del motto di suo padre: “Se la mia musica non è abbastanza alta per i tuoi standard, abbassali!”. Respect. (Nico Toscani)

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