FREE FALL JAZZ

Marco Cappelli, chitarrista classico napoletano, è approdato al jazz facendo un percorso impervio attraverso la musica contemporanea. Questo sicuramente gli ha giovato quando si è trasferito a New York, dove le orecchie le hanno ben aperte. L’interesse scaturito dal chitarrista è stato notato anche da Marc Ribot, che, assieme a Mary Halvorson, lo ha preso sotto la sua ala protettiva, aiutandolo a diventare un personaggio importante nella Downtown nuovaiorchese. Non tutto è nato dalla buona sorte, Marco ne ha messo del suo: sono convinto che la notorietà si crea con la fortuna ma, soprattutto, con la bravura, e questo è ben dimostrato dall’ultimo progetto del percussionista Andrea Centazzo dedicato alla musica di Derek Bailey, dove Marco è  presente assieme ad altri due chitarristi, che è stato acclamato allo Stone di New York nell’ultima primavera.

In questo lavoro in trio, coadiuvato al basso da Ken Filiano e alle percussioni da Satoshi Takeshi, fratello del più noto bassista Stomu, presente nelle formazioni di Henry Threadgill, ripropone otto sketch che prendono spunto dai personaggi dei romanzi noir di Fred Vargas. La musica contenuta nel CD non è facilmente etichettabile: si spazia da tracce che riprendono melodie tardo romantiche fino a vere esplosioni free o ritornelli cantabili. In ogni caso la matrice jazzistica è predominante: il basso di Filiano dà il giusto apporto ritmico sia al pizzicato che, soprattutto, all’arco, mentre la chitarra più “avant” è impegnata nella ricerca di suoni nuovi e le percussioni  vengono utilizzate per riempire e colorare queste “nuages”. Sì, perché proprio di nuvole si parla: la musica che scaturisce da questo trio crea una sensazione di leggerezza e di rilassatezza interiore anche nei momenti più “nervosi”. Un lavoro che nell’ascolto ripetuto genera sempre nuove sensazioni evitando la monotonia. (Mau)

Comments are closed.