FREE FALL JAZZ

E alla fine mi sono detto: perché no? Recensire un disco di Rava è sempre stato un mio cruccio, soprattutto quello degli ultimi anni, dopo le numerose perle dell’inizio… Così è stato. Parlo di ‘On the Dance Floor’, album dedicato alla musica di Michael Jackson. Naturalmente qualche premessa e riflessione ci vuole. Innanzitutto perché un musicista come Rava, che ha sempre registrato album con musica propria, sforna un album con composizioni di un altro artista? Certo, il repertorio di Jackson è stato già in qualche modo “prelevato” da altri, mi vengono in mente immediatamente ‘Human Nature’ eseguita da Miles Davis o ‘Thriller’ da Lester Bowie. L’operazione di un album concept concentrato, a parte ‘Thriller’, sul repertorio “minore” di Jackson rischiava anche di essere un mezzo flop e di una noia mortale. Altra considerazione: ricordiamo le affermazioni di Rava (post mortem) riguardo la genialità e grandezza dell’artista Jackson, sia come cantante che ballerino. Questo avrebbe avuto senso se la ricerca fosse stata fatta partendo dalle anche con i Jackson 5. Tutto ciò mi portava a considerare l’intera operazione in maniera negativa: un “marchettone”.

Del repertorio presente nel CD, a parte ‘Thriller’, ‘I Just Can’t Stop Loving you’ e ‘Smooth Criminal’, la mia conoscenza limitata sicuramente avrebbe potuto giovare all’ascolto. Gli arrangiamenti che Mauro Ottolini ha scritto per l’orchestra, fanno riferimento e richiamano in parte quelli della Brass Fantasy di Lester Bowie, anche se mancano, in alcuni casi, la rotondità e l’ironia presenti nella Brass. Non mancano momenti piacevoli e anche lirici: il vagamente reggae di ‘They Don’t Care About Us’, con intervento alquanto free di Dan Kinzelman, o la sempreverde ‘Thriller’, oppure il brano di apertura ‘Speachless’, ma complessivamente appare un disco dedicato a chi si approccia alla musica jazz per la prima volta. Certo, è suonato bene, ma ormai quanti sono gli album suonati male? Tutti fanno la loro parte, anche Rava ha delle belle uscite e il pubblico del Parco della Musica, dove è stato registrato dal vivo, apprezza molto. Ripeto: un album che sicuramente verrà apprezzato da chi si approccia al jazz per la prima volta e che forse vorrà approfondire la conoscenza. (Mau)

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