Non era un musicista jazz, Fats Domino, ma certamente era parte della famiglia. Se il rhythm’n'blues era una semplificazione del jazz in chiave ancor più hot, incisiva e ballabile, Fats Domino ne fu un esponente di spicco. E non solo, perché col suo piano martellante ricco di boogiw woogie, il suo umorismo e la sua lunghissima sequenza di hit, fu uno dei volti più amati e riconoscibili di questa musica, nonché uno degli antesignani del rock’n'roll. Tanto Chuck Berry e Little Richard quando Jerry Lee Lewis ed Elvis Presley non negarono mai l’influenza di Fats. Per motivi di salute, Domino non suonava più in giro per il mondo da venticinque anni, preferendo concerti una tantum nell’amata New Orleans, dove risiedeva e dove si è spendo per cause naturali a 89 anni. E se il mondo del jazz decidesse ora di tributarne la memoria, non me ne stupirei affatto; come dicevamo, era parte della famiglia. Bella lì, Fats!

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