FREE FALL JAZZ


E sia…la 19sima edizione del Jazz&wine si è conclusa. Il programma, quest’anno, dilatato per una settimana, anche se non consecutiva, presentava, come al solito, artisti e proposte interessantissime. Tralasciato l’appuntamento di domenica, con il Tinissima quartet di F. Bearzatti, si parte martedì al castello di Rubbia. In una serata, buia e tempestosa, nell’affascinante e acusticamente perfetta cantina, il duo Evan Parker e Zlatko Kaucic ha dato il meglio di se. Un set, naturalmente dedicato all’improvvisazione, mai scontato e sempre alla massima attenzione. L’interplay tra i due, che ha prodotto un cd un paio di anni fa, continua ad essere fruttifero. Se il buongiorno si vede dal mattino… E passiamo al mercoledì sera al teatro comunale di Cormons. In scena Jan Garbarek con Trilok Gurtu. Impressionante come un concerto jazz possa essere allestito, era la prima volta che vedevo al seguito di un jazzista, una troupe di tecnici luci e suoni… si vede che l’ECM investe ancora su di lui. La musica? Suite contenenti brani tratti da tutto il repertorio inframezzati da assoli ora dell’uno ora dell’altro (troppo lunghi) che risultavano essere piuttosto tediosi. Chi aveva già visto Garbarek mi ha assicurato che lo show (e si!) è sempre quello… non l’avevo mai visto dal vivo e adesso sono a posto! Si parte con il festival, quello che conosco, con varie location e corse tra ascoltare, degustare e bere!!! La prima proposta è quella del trio franco-italiano Parisien, Negro e Rabbia. Parisien, che avevo ascoltato a Saalfelden, tecnicamente colpisce ma gli atteggiamenti troppo gigioneschi infastidiscono un poco. Comunque un bel set, imperniato su musica scritta e improvvisata, dove Michele Rabbia continua a stupire per la sua infinita ricerca di colori. Per problemi di trasferimento e tempo salto il duo Clemente-Perez Forte. La sera di nuovo al Teatro Comunale di Cormons con il nuovo quartetto di Dave Holland. Tra tutti i progetti di Holland, questo sicuramente è il più fragile, anche il cd appena uscito me lo ha confermato. Naturalmente si tratta sempre di buona musica e suonata da grandi professionisti, ma forse il nostro ha lasciato troppo spazio ai suoi collaboratori soprattutto al chitarrista Loueke. Venerdì si riparte dalla favolosa abbazia di Rosazzo per il duo Ambrosini-Matinier. Musica che ben si adatta alle atmosfere quasi fiabesche dell’abbazia, un’ora piacevole ma che poco c’entra con il jazz, ma visto l’etichetta che ha realizzato il Cd questo conferma che ormai le definizioni sono poco importanti…mah!?! Ritorniamo alle nostre origini con il duo Massaria-Ditmas. Il set incentrato sulle musiche di Carla Bley, è un trampolino di lancio per un improvvisazione libera dei due. Notevole e niente affatto dispersivo l’utilizzo delle varie pedaliere di Massaria. Ottimo, con Parker/Klaucic questo sicuramente il concerto migliore. Saltato il concerto dei Pericopes, causa concomitanza, e di Vincent Peirani, super affollato, si ritorna al Teatro Comunale di Cormons. E’ di scena il quartetto di Gonzalo Rubalcaba con un progetto dedicato alle musiche di Charlie Haden. Poche volte ho lasciato un concerto a metà, anzi quasi mai, stavolta non ho retto. Ho trovato questa proposta veramente pessima, sbagliati i protagonisti del progetto, soprattutto il sassofonista Wilson di una pochezza di idee veramente imbarazzante, e inadeguati gli arrangiamenti dei brani che ne svilivano anche il significato politico originario…peccato! Sabato ore 11 del mattino, si può ascoltare Made to Break, nuovo progetto di Ken Vandermark? (Anche Ken era alquanto sorpreso dell’orario, pensava che si trattasse di suonare alle 23!)  Si può, e ti tiene attento per un ora con spaziature che vanno dal free più avanguardista alla rivisitazione del funky, dall’elettronica alla melodia più normale. Convince e tanto, non a caso il tour europeo è durato più di un mese. Da atmosfere più dure a quelle più romantiche e rarefatte del duo Mirra/Mitelli. Sorprendono sempre questi due, grazie alla loro felice interazione che prevede, partendo da dell’idee dell’uno o dell’altr0, di disbrigare la matassa musicale con facilità e semplicità impressionante, regalando grandi emozioni. Due concerti che ripagano delle corse tra un luogo all’altro. Salto anche Nir Felder e arriviamo al concerto che conclude le serate al teatro: Bill Frisell. Purtroppo Frisell non è più quello dei tempi di “Before We Were Born”, ormai è rivolto alla rivisitazione della musica americana in toto. Già due anni fa mi aveva deluso, stasera complice anche la figlia di Haden alla voce, uno spettacolo indecoroso. Non riesco capire come Radio Rai 3 abbia avuto la grande idea di mandare in onda in diretta il concerto! Ho battuto tutti i record… sono uscito dopo il primo pezzo!!!, ma in molti mi hanno seguito. Il risultato non era dovuto solo alla cattiva serata della Haden ma anche la pochezza della musica. Giornata conclusiva, che parte dalla bellissima sala alla tenuta Villanova con il trio di Klaus Gesing. Musica piacevole che ricorda a tratti una sorta di John Surman degli esordi in solo, visto anche l’uso di aggeggi elettronici vari, ma che non decolla mai. Il pomeriggio concerto conclusivo con il Sao Paulo Underground. Mazurek e compagni, ormai creano una sorta di rito collettivo. Sempre diverso capace di coinvolgere tutto il pubblico anche se l’elettronica si fa sempre più invadente. (cinque giorni dopo a Mestre concerto completamente diverso). Si chiude con una pantagruelica mangiata di polenta e salsicce l’edizione 19…qualcosa dall’edizioni precedenti è cambiato, c’è un interesse maggiore per la promozione turistica, cosa non sbagliata, che sembra diventare predominante rispetto alla musica. Purtroppo tutti i concerti al teatro, se non scontati o parzialmente deludenti, sono stati sotto le aspettative, nonostante i sold out. Meglio tutte le proposte pomeridiane, tranne qualche eccezione. Sicuramente pr il ventennale ci si aspetterà il meglio. Una cosa da rivedere, sicuramente, sarà anche la distribuzione tra i vari luoghi.

Qui le foto dei concerti

https://www.flickr.com/photos/mau1961/albums/72157675936820516

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(Maurizio Zorzi)

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