No, non si tratta di un live ripescato da qualche archivio polveroso, né tanto meno di un fantasma avvistato di notte fra i canali. Si tratta, invece, del documentario ‘I Called Him Morgan’, opera del regista svedese Kasper Collins (già autore di ‘My Name Is Albert Ayler’) presentata a Venezia e incentrata, questo sì, sul geniale trombettista di Filadelfia. Che, come sappiamo, fu ucciso con un colpo di pistola dalla compagna Helen nel 1972. Proprio l’omicidio è il perno del film, che non è un documentario musicale classico: piuttosto, partendo dalla tragedia, si analizza il rapporto Lee-Helen, l’impatto sui jazzisti del periodo, Lee Morgan e come lo è diventato. La stessa Helen presta la sua voce come narratrice. Una recensione più approfondita si può leggere qui, mentre qui sotto potete vedere una video intervista a Kasper Collins.