FREE FALL JAZZ

Ali Jackson è noto innanzitutto per essere il batterista di Wynton Marsalis da oltre dieci anni, nel quintetto come nell’orchestra. Come tutti i musicisti scoperti da Marsalis, si tratta di un grande talento, con uno stile caratterizzato dal sapiente uso di poliritmi e colori che rendono le parti di batteria quasi melodiche, per non dire cantabili. ‘Amalgamations’ è la prima sortita da leader di Jackson, all’insegna della completa libertà. Qualcuno potrebbe pensare, malignamente, ad una parata di assoli su una serie di chorus e tanti saluti. Il pericolo è scongiurato, però, sia per i nomi presenti (oltre a Marsalis, ci sono assi come Aaron Goldberg, Carlos Henriquez, JD Allen, Jonathan Baptiste, Omer Avital e altri ancora), sia per un repertorio estremamente vario, intrepretato di volta in volta da singolari raggruppamenti di strumentisti. Il celebre giro di ‘I Got Rhythm’ diventa la base per ‘Ali Got Rhythm’, dove il classico piano trio si sbizzarrisce in una vivacissima elaborazione ritmica senza pause, e dà il via al disco nel migliore dei modi. Fra i vari momenti, segnaliamo ‘Cachita’, un brano caraibico dove la frontline (tromba e trombone) gioca fra caraibi, appunto, e cantabile post-bop moderno, il caracollante blues su ritmi New Orleans ‘Done Tol’ You Fo’ Five Times’, con un bell’interplay strumentale e vocale fra Vincente Archer e Jonathan Baptiste (e atmosfere fra Professor Longhair, Dr John e Alain Touissant), la bellissima ‘Kentucky Girl’ dove i soli basso e batteria evocano con una miriade di sfumature diverse un clima agreste e folk, una ‘Fee-Fi-Fo-Foum’ quasi svagata, con Allen e la sua improvvisazione melodica in primo piano. ‘Amalgamations’ è un bel compendio di musica inventiva ed accessibile, attraversato da un’energia e da un senso di divertimento contagiosi.
(Negrodeath)

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