FREE FALL JAZZ

Il concetto di All-Star Band non è certo una novità. Si tratta, anzi, di una prassi ben consolidata nel mondo del jazz, iniziata con ogni probabilità dalla Verve come riflesso dei tour Jazz At The Philarmonic organizzati da Norman Granz. Altri tempi e altre platee per questa musica, certo, ma il concetto non è necessariamente da buttar via. Non sorprenderà che sia, oggi, proprio la Mack Avenue a rispolverare l’idea, assemblando una Superband con figure chiave del proprio parterre di artisti: l’etichetta di Detroit è portavoce di un jazz mainstream sofisticato e ricco, ma quasi sempre accessibile, proprio come la Verve. La Superband ne diventa il biglietto da visita, rigorosamente dal vivo, sul palco ovviamente ma pure su disco, come testimoniano i live registrati dal 2012 a oggi. La direzione musicale stavolta spetta a Christian McBride, pure simpaticissimo anfitrione, che ha scelto come repertorio un brano originale per ogni membro della band, più una versione di ‘Test Of Time’ del pianista Makoto Ozone. Troviamo ‘Preach, Hank!’, energico brano dal taglio soul scritto dal sassofonista Kirk Whalum, con più di un rimando ad Hank Crawford (cui è dedicata), la dirompente ‘Decisive Steps’ di Tia Fuller e l’altrettanto esplosiva ‘Sudden Impact’ del trombettista Freddie Hendrix per rappresentare bene il lato aggressivo e coinvolgente della Superband, mentre Gary Burton e Tia Fuller si prendono un bel duetto all’insegna dell’atmosfera e dell’ascolto reciproco nella citata ‘Test Of Time’. ‘Up!’, scritta dall’enciclopedico, versatile pianista Christian Sands, conclude tutto con energia e fuochi artificiali. E’ interessante sentire Gary Burton fare a meno del suo tipico aplomb in favore di un piglio più percussivo, vagamente blues, Carl Allen e la sua batteria assecondano ogni situazione, ma oltre alle individualità val la pena di mettere in evidenza il divertimento: i membri della Superband si divertono un mondo a suonare insieme, e questa energia positiva, assieme ad un repertorio equilibrato che permette a tutti di brillare, esalta un pubblico che applaude di frequente. Un bel biglietto da visita per la Mack Avenue, un album esplosivo, figlio di Art Blakey e Cannonball Adderley, ideale per avvicinare qualche amico al jazz.
(Negrodeath)

Comments are closed.