FREE FALL JAZZ

Come forse già sapete il SFJazz Collective è uno dei più brillanti ed importanti collettivi di giovani musicisti sulla scena mondiale contemporanea. In realtà si tratta di una vera e propria organizzazione, con una bellissima sede/teatro, programmi educativi e quant’altro, come potete vedere dal bellissimo sito. Il Collettivo oggi schiera in formazione Miguel Zenon e David Sanchez (sax), Sean Jones (tromba), Robin Eubanks (trombone), Warren Wolf (vibrafono), Edward Simon (piano), Matt Penman (basso) e Obed Calvaire (batteria), e si appresta a pubblicare un nuovo doppio album. Già. E come sempre, un disco è dedicato a composizioni originali, l’altro ad un programma monografico su un determinato compositore: dopo, fra gli altri, McCoy Tyner, Horace Silver, Joe Henderson, Chick Corea, Thelonious Monk (fra i tanti), quest’anno è il turno di Michael Jackson. Già il Collettivo aveva affrontato Stevie Wonder in un magnifico album di pochi anni fa, quindi la scelta non dovrebbe stupire nessuno: si tratta di un modo aperto e onnicomprensivo di vedere il jazz e la musica afroamericana nel contesto più ampio di quella americana, in un rapporto continuo. La freschezza e l’originalità degli arrangiamenti, della scrittura e dell’impasto timbrico, il profondo studio ritmico e melodico delle composizioni, gli assoli: tutto denota la profonda conoscenza della storia del jazz e il tentativo, riuscito, di aggiornarne principi e prassi al presente. Potete farvi un’idea con le vostre orecchie qui, in attesa di sentire l’album per intero:

 

 

Non pretendo che certa critica, ormai persa nel proprio delirio solipsista d’avanguardia mummificata, possa arrivarci, ma il jazz e tutta la sua cultura sono molto ben rappresentati da realtà simili, oggi, e sarebbe il caso che pure in Italia lo si capisse.
(Negrodeath)

Comments are closed.