FREE FALL JAZZ

Davvero insolito questo ottetto, capeggiato dalla brava Kris Davis al piano e autrice dei brani del CD. Oltre la stessa Davis ci sono Gary Versace all’organo, Nate Radley alla chitarra, Jim Black alla batteria e ben quattro dei più famosi e bravi clarinettisti: Ben Goldberg, Oscar Noriega, Joachim Badenhorst e Andrew Bishop. La musica che si ascolta nel cd, è di grande complessità strutturale, merito della scrittura della Davis, che muove con facilità e incastra alla perfezione le diverse anime del gruppo. La batteria di Black inserisce un’energia di matrice rock dura, cosa tra l’altro già confermata nel proprio gruppo Actuality, l’organo aggiunge colore alle atmosfere dark che i clarinetti realizzano (quando tutti sono al clarino basso), la chitarra sembra distaccarsi dal resto (forse unico neo), e il piano della Davis puntualizza, lasciando agli altri molto spazio. Musica stratificata non di facile approccio ma che ascolto dopo ascolto gratifica con una bellezza non solare ma oscura, conferma ne è l’ultimo brano. Definirlo non è facile, più che jazz, musica improvvisata o altro sembra di tornare indietro nel tempo. Suoni cosmici che semmai ricordano più i Popol Vuh, ma che nel contesto generale del disco non sono per niente fuori luogo.
(Maurizio Zorzi)

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