FREE FALL JAZZ

James Farm non è il nome di una persona, ma di una band, un quartetto di stelle come Joshua Redman (sax), Aaron Parks (piano), Matt Penman (basso) ed Eric Harland (batteria). Pubblicato nel 2014, ‘City Folks’ è il secondo album dei James Farm, un lavoro che conferma tutti i pregi già evidenziati nell’esordio (a furia di “domani lo recensisco” è arrivato il seguito, mea culpa!): temi orecchiabili, quasi pop, vicini a Keith Jarrett e Charles Lloyd, sviluppati in brani molto compatti e ben articolati. E moderni, al punto che armonie e ritmi sarebbero adatti a dischi alternative, indie-folk e rock, ma vengono manipolati secondo una prospettiva jazz contemporanea. Si distinguono, in primo luogo, i poderosi groove di Penman e del fantastico Eric Harland: il loro inarrestabile dinamismo fornisce un’infinità di spunti a piano e sax. Il flusso di note dei James Farm è sempre ben ordinato, ogni assolo incastrato alla perfezione nell’arrangiamento e fedele all’atmosfera suggerita dal tema. Lo sentiamo nelle granitiche ‘Two Steps’ (più funk) e ‘North Star’ (più rock), nella strepitosa ‘Aspirin’ che alterna momenti di sospensione ad accelerazioni trascinanti, ma pure nell’avvolgente ‘Unknown’, dove Redman mette in risalto le sue doti melodiche al soprano.

Con un’attenta scrittura, una scelta vincente di temi e di ritmi e una grande coesione, i James Farm confezionano un disco intelligente ed accessibile a tutti, senza perdere un grammo di integrità artistica. Il jazz moderno passa anche di qui.
(Negrodeath)

Comments are closed.