Non aspettatevi fuochi d’artificio da questa National Orchestra e non aspettatevi le invenzioni dei Lounge Lizard. Questo trio (!) con John Lurie al sax alto e tenore accompagnato da Grant Calvin Weston alla batteria e Billy Martin alle percussioni manca clamorosamente l’obiettivo. La musica, forse per la mancanza di un sostegno armonico e di una linea di basso, tende inevitabilmente a comporre uno stile molto tribale basato sulle percussioni. I pezzi, che potrebbero essere considerati come una parte di una suite, indubbiamente creano, con il notevole tappeto sonoro dei due percussionisti, una atmosfera arcaica da foresta vergine. Quello che purtroppo contrasta è la pochezza del sax del leader: suoni ruvidi, squittii, frasi reiterate e già ascoltate troppe volte nei corso degli anni. Anche nel lungo pezzo finale, live, l’attesa di un picco di creatività da parte del leader viene vanificata. E quindi, anche dopo numerosi ascolti, l’attenzione viene sempre indirizzata solo verso il singolare lavoro dei percussionisti, rendendo il disco alquanto monotono. Solo per amanti del genere “jungle”.
(Maurizio Zorzi)