FREE FALL JAZZ

Jazz. Blues. Spiritual. Gospel. Rock. Musica indiana. Post-produzione hip-hop. E altro. Combinare tutte queste diverse sorgenti sonore in un tutt’uno coerente non è un’operazione di poco conto, tantomeno strutturarle in una visione narrativa unificata e logica. Il giovane batterista Jaimeo Brown tuttavia si è cimentato nell’impresa e ha vinto. Sono con lui il chitarrista e produttore Chris Sholar e il sassofonista JD Allen, trio base del disco, accompagnati da una serie di ospiti nel corso delle dodici canzoni – non ultima Geri Allen. Ma il contributo più singolare è quello delle Gee’s Bend Quilters, cantanti spiritual dell’Alabama le cui voci sono state registrate nel 1941 e nel 2002 mentre filavano trapunte. Il campionamento delle incisioni delle Quilters, le voci dei vari cantanti chiamati da Brown e il supporto di tutti i musicisti si uniscono quindi in un affresco organico, figlio di John Coltrane e della sua mediazione della musica indiana in jazz, degli esperimenti corali di Max Roach, del Marsalis delle formazioni estese. La liberazione dalla sofferenza per mezzo della spiritualità prende vita attraverso la dialettica fra le voci penetranti delle Quilters e la formazione live, il tutto su un tappeto di ritmi che passa con disinvoltura da jazz a rock a hip-hop, con JD Allen nel ruolo di capo della congregazione.

Album creativo e provocatorio, ‘Trascendence’ è un lucido scavo nella memoria culturale nera e una convincente, disinibita rilettura contemporanea della medesima.
(Negrodeath)

Comments are closed.