FREE FALL JAZZ

La rinata Okeh mette le mani pure su Craig Handy, sassofonista mainstream di grande valore, e sul suo nuovissimo progetto 2nd Line Smith. Un nome piuttosto stravagante, che in realtà descrive più che bene le intenzioni del leader: la fusione della second line di New Orleans e dell’organ combo à la Jimmy Smith, esaltando le componenti ritmiche, funky e fisiche della musica. La componente neworleansiana arriva grazie ad una serie di batteristi espertissimi di questo tipo di groove, come Jason Marsalis, Ali Jackson e il portentoso Herlin Riley, cui si sovrappone il sousafono di Clark Gayton per completare il feeling da marching band, mentre l’hammond viene affidato alle capaci mani di Kyle Kohler. Ne esce fuori un disco tanto radicato nella tradizione quanto fresco, spontaneo, a tratti sorprendente. Second line e organ combo convivono come se fossero nati insieme, sotto la guida del robusto sax di Handy (trasformatosi in un moderno Stanley Turrentine), e tutto l’album ribolle di blues, funk e soul. Dee Dee Bridgewater presta il suo scat ad una vivace versione di ‘On The Sunny Side Of The Street’, la celeberrima ‘Mojo Working’ vede la voce e la chitarra di Clarence Spade duettare con un Wynton Marsalis splendidamente nella parte, classici del soul jazz come ‘Minor Chant’, ‘Mellow Mood’ e ‘Organ Grinder’s Swing’ rinascono in versione moderna e travolgente. E chissà dal vivo!

Raramente si parla di “disco per l’estate”, nel jazz, ma se proprio dovessi nominarne uno per il 2014, sarebbe di sicuro questo, grazie all’energia, all’immediatezza e alla grande qualità. Ed è un bene che simili album escano e riportino l’attenzione verso stili snobbati da certa critica ideologizzata.
(Negrodeath)

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