FREE FALL JAZZ

Archive for " febbraio, 2016 "

Il 2015 ha visto Matthew Shipp pubblicare cinque (!) album, fra cui l’ottimo ‘The Conduct Of Jazz’, e affrontare vari concerti in giro per il mondo. In questo filmato lo possiamo vedere e sentire in solitario all’ultimo festival di Saalfelden, in Austria. Buon ascolto!


Oggi, 27 febbraio, è il compleanno di Dexter Gordon. Il grande sassofonista americano, superbo stilista nonché il primo a parlare il bebop sul tenore, compirebbe oggi la bellezza di 93 anni. Per aggiungere una nota di irrilevanza, è forse il mio sassofonista preferito. (Continua a leggere)

David W. Niven non va confuso col celebre attore, ovviamente. Si tratta di un professore di una scuola superiore del New Jersey con una grandissima passione per il jazz, cominciata da ragazzino grazie ai dischi di un cugino più grande. (Continua a leggere)

Sono in vendita da oggi i biglietti per i concerti previsti  al Teatro Parenti  in Milano.

Riportiamo, per vostra comodità e conferma, il calendario già anticipato. (Continua a leggere)

Ecco uno di quegli artisti che sarebbe bene rispolverare più spesso, ovvero Maceo Parker, strepitoso sassofonista funk per anni alla corte di James Brown e perfettamente a suo agio pure nel jazz. Questo concerto del 2015 ce lo presenta, assieme alla sua tostissima band, ancora in forma smagliante!


“We Are The Drum” è il primo album su Blue Note di Kendrick Scott, batterista e compositore fra i più richiesti e rinomati della sua generazione, e contrariamente quel che ci si potrebbe aspettare non è un disco energico, fatto di fuoco e fiamme. Con la sua band Oracle, attiva in varie formazioni da una decina d’anni, Scott porta avanti un discorso musicale che riflette in maniera pressoché perfetta il suo stile sullo strumento, così ricco di attenzione al dettaglio sonoro, all’aspetto timbrico e dinamico, alla struttazione di un sound complessivo stratificato, in continuo movimento, contrassegnato da luminose melodie. Un lascito, probabilmente, di suoi mentori come Herbie Hancock e soprattutto Terence Blanchard, con cui ha suonato a lungo e da cui sembra aver eredita la concezione sontuosa, ampia e narrativa del jazz. (Continua a leggere)

Dio benedica YouTube. Cosa ci possiamo trovare lì dentro? Anzi, cosa NON ci possiamo trovare? Ok, il porno, ma per il resto si tratta di una sorta di paradisiaco far west in cui l’appassionato di musica può sguazzare per secoli, visionando concerti vecchi, nuovi e usati, presi dalle vecchie trasmissioni digitalizzate, filmati da un amatore nel pubblico, ripresi da un’equipe di professionisti. Le sfumature sono moltissime, ci se ne rende conto anche solo esaminando l’archivio dei nostri Picture This. (Continua a leggere)

Christian McBride non è solo uno dei più grandi bassisti viventi, o dei più importanti e stimati jazzisti della sua generazione. E’ anche un compositore notevole, oltre che un eccellente divulgatore. ‘The Movement Revisited’ è l’oratorio per orchestra jazz, coro gospel e quattro attori che recitano le parole di altrettante figure cardine nella storia dell’emancipazione afroamericana. In questo documentario per Jazz Night In America vediamo Christian nella sua città, Philadelphia, nonché estratti dalla sua opera. Buona visione!


Come forse non tutti sanno (nemmeno noi, in effetti), Cecil Taylor è stato insignito del Premio Kyoto nel 2013, per la cospicua somma di 500.000 dollari. Un bel premio ad un musicista che non è mai stato fermo un attimo della sua lunga vita e ancora oggi si dimostra pugnace e spigoloso. (Continua a leggere)

Musica calda tra paesaggi ghiacciati: questa l’originale idea che da ben diciannove edizioni è alla base del Dolomiti Ski Jazz, un festivalche ha il sapore dell’avventura, musicale e sportiva. In Val di Fiemme (TN), dal 12 al 19 marzo, la black music più popolare, il jazz, il funk faranno parte del paesaggio invernale delle Dolomiti, con numerosi concerti all’aperto in alta quota nei luoghi di riferimento per gli sport invernali. Al Dolomiti Ski Jazz i concerti si ascoltano con gli sci ai piedi, direttamente sulle piste, tra una discesa e l’altra, con un orecchio ai ritmi più coinvolgenti e l’occhio sui paesaggi alpini innevati. (Continua a leggere)

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