FREE FALL JAZZ

Archive for " maggio, 2015 "

Ne avevamo già parlato tempo fa, ma ribadiamo: Erroll Garner fu uno straordinario pianista, sottoposto al solito processo dalla stupida critica ideologizzata anni ’70 che lo derubricava al pianismo “da cocktail”, “da sottofondo” etc. Da mani nei capelli (e anche da manate nel muso). Tutta questa introduzione è ovviamente inutile, ma il concerto che segue, in trio, registrato da qualche tv europea negli anni ’60, ovviamente no.


Nella pila dei “da recensire”, anzi, “da ascoltare”, figura pure ‘New Vocabulary’, l’ultima uscita di Ornette Coleman (dicembre 2014). (Continua a leggere)

 

Aperitivo in Concerto”

stagione 2015-2016

Teatro Manzoni – Milano

11 concerti

8 novembre – 20 marzo

Trentunesima edizione di “Aperitivo in Concerto” -la rassegna prodotta e organizzata al Teatro Manzoni di Milano da Mediaset e Publitalia ’80, in collaborazione con Peugeot e 3Italia- e una programmazione che ha voluto approfondire un suo tradizionale obiettivo in particolare: illustrare i linguaggi musicali più innovativi o meno conosciuti fra quelli che compongono il mosaico sonoro della nostra contemporaneità e che costituiranno la colonna sonora del nostro domani. (Continua a leggere)

Walter Smith III è noto innanzitutto grazie al suo ruolo di sassofonista nel gruppo di Ambrose Akinmusire, di cui è grande amico da anni. Oltre a comparire su varie registrazioni in veste di sideman, Smith può vantare pure una discografia a suo nome, non particolarmente folta, ma sempre di elevata qualità, di cui ‘Still Casual’ è il quarto e più recente capitolo. Ad accompagnarlo troviamo una gruppo di fidati amici del suo giro: il pianista Taylor Eigsti, il chitarrista Matthew Stevens, il bassista Harish Raghavan, il fantastico Kendrick Scott alla batteria. Con un simile cast, Smith scrive una decina di brani adatti a mettere in risalto le qualità di tutti, lavorando su un suono complessivo imponente e ricco di sfumature, dove momenti energici e riflessivi convivono senza sforzo, pure all’interno dello stesso pezzo. (Continua a leggere)

Si è spento ieri, in seguito ad un infarto, il grande trombettista Marcus Belgrave, che da anni lottava contro problemi cardiaci e respiratori senza comunque mai mettere da parte la tromba. (Continua a leggere)

Normalmente, quando facciamo un Picture This, scriviamo due paroline due per introdurre musicista e filmato, niente di che. Stavolta però è il caso riportare integralmente il commento del nostro Riccardo Facchi a questo splendido concerto del Modern Jazz Quartet. (Continua a leggere)

Di Dayna Stephens abbiamo parlato più volte, essendo uno dei più interessanti sassofonisti sulla piazza, e contavamo di farlo nuovamente a breve, vista l’uscita di un nuovo disco su Criss Cross assieme al collega Walter Smith III. (Continua a leggere)

Gavin Harrison è un batterista rock molto quotato, noto ultimamente per le sue performance live coi King Crimson. Il suo nome resterà comunque legato per sempre a quello dei Porcupine Tree, la formazione inglese che forse più di ogni altra è riuscita a rilanciare il rock progressivo nel corso dell’ultimo quindicennio. Al momento i Porcupine Tree sono fermi a tempo indeterminato, così Harrison ha avuto l’idea di rileggerne alcuni brani con un’orchestra jazz. Queste operazioni sono, spesso e volentieri, agghiaccianti e pretenziose, come insegnano i mille e più album di versioni orchestrali di classici del rock. Harrison per fortuna non fa niente di abominevole: ‘Cheating The Polygraph’ è infatti un piacevole album per big band, un lussureggiante schieramento di trombe, tromboni e sax con l’aggiunta di tastiere, flauto, marimba e ovviamente basso e batteria. (Continua a leggere)

Il sassofonista, flautista e compositore Henry Threadgill conferma il suo attuale stato di prolificità – del resto, in pochi anni sono usciti già tre dischi degli Zooid, la sua ultima formazione, cui si è aggiunto a sopresa un nuovo capitolo: ‘In For A Penny, In For A Pound’, fuori su Pi Recordings a partire dal 15 maggio. (Continua a leggere)

Il genio di Wayne Shorter, in questi giorni, è oggetto di meritate celebrazioni. Nell’appena trascorso fine settimana si è infatti tenuto al Lincoln Center un concerto con l’orchestra di Wynton Marsalis: molti classici del grandissimo sassofonista, compositore e improvvisatore sono stati riletti sotto una luce nuova dall’orchestra, con cui Shorter ha dialogato proficuamente – per una cronaca dell’evento, vi rimandiamo alla recensione del New York Times, sperando prima o poi di trovarne il video su YouTube. Nel frattempo, ci possiamo gustare il quartetto Shorter/Perez/Patitucci/Blade in un bel concerto al festival di Marciac.


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